Come arrivare al Parco
In auto
Autostrade:
- Dall’Aeroporto di Catania Fontanarossa, tangenziale di Catania, autostrada Catania-Messina, uscita casello Fiumefreddo di Sicilia o quello successivo di Giardini Naxos.
- Da Messina: Autostrada A18 Me-Ct uscita casello di Giardini Naxos, proseguire in direzione di Francavilla di Sicilia, Castiglione di Sicilia, Randazzo.
Viabilità ordinaria:
- Dalla costa Jonica, SS 185 di Sella Mandrazzi, da Giardini Naxos a Francavilla di Sicilia.
- Dalla costa Tirrenica, località Oliveri-Furnari, in direzione di Novara di Sicilia, proseguire per Francavilla di Sicilia.
- SS 116 da Floresta in direzione Santa Domenica di Vittoria, Randazzo.
- Da Catania, direzione Paternò, Bronte, Maletto, Randazzo, Francavilla di Sicilia (SS 284)
- SS 120 da Randazzo, Castiglione di Sicilia.
In treno
Stazioni:
- Da Messina o Catania, fino a Giardini Naxos (si prosegue con pullman o mezzi privati per Randazzo).
- Con Ferrovia Circumetnea da Catania a Randazzo e da Giarre-Riposto in direzione Randazzo. Entrambi i percorsi offrono un variegato suggestivo paesaggio attraversato dalla caratteristica littorina.
Altri mezzi pubblici
Autobus:
- Autolinee SAIS: Messina, Catania e Taormina
- Autolinee Etna Trasporti
- Autolinee AST
In aereo
Aeroporti:
- Aeroporto di Catania Fontanarossa.
Itinerari
Alla scoperta del Parco Fluviale dell’Alcantara
Ambienti incontaminati e scenari mozzafiato, tradizioni da scoprire, luoghi da visitare
L’intera zona è caratterizzata da cascate e laghetti, le classiche “Gurne” e poi dalle profonde e suggestive gole, note a tutti come “Gole dell’Alcantara”, che si trovano tra il comune di Castiglione di Sicilia e quello di Motta Camastra.
Itinerario | Tipologia | Difficoltà | Interesse | ||
Le Gurne dell’Alcantara Partenza: Francavilla di Sicilia |
A piedi | facile | |||
Piccole Gole dell’Alcantara Partenza: Ponte di San Nicola |
A piedi | facile | |||
Sentiero Vulcanetto di Mojo Partenza: Mojo Alcantara |
A piedi | Mediamente impegnativo | |||
Sentiero Castello di Calatabiano Partenza: Calatabiano |
A piedi | facile | |||
Sentiero Gole di Larderia o dell’Alcantara Partenza: Motta Camastra |
A piedi | facile | |||
Sentiero Castiglione di Sicilia Partenza: Castiglione di Sicilia |
A piedi | facile | |||
Sentiero Le Rive dell’Alcantara Partenza: Graniti |
A piedi |
Facile | |||
Sentiero Montagna Grande Partenza: Motta Camastra |
A piedi | itinerario impegnativo |
Viaggio lungo il fiume
Dalla foce alla sorgente…
I Comuni del Parco presentano numerose testimonianze storiche, meritando una visita approfondita per conoscere meglio le origini della Valle.
Risalendo l’Alcantara, dalla foce sino alla sorgente, accoglie il visitatore Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia. Dal Monte Tauro, sovrasta la pianura di Capo Schisò Taormina, nota località turistica. I due centri offrono al visitatore un ricco patrimonio storico-culturale-architettonico, di cui si rinvengono testimonianze nei Musei del luogo.
Segue lungo la valle Calatabiano, il suo nome deriva dall’arabo Qalat-Bian, che significa Castello di Biano. Di notevole interesse la tradizionale Discesa di S.Filippo, la terza settimana di maggio, occasione per visitare inoltre il Castello medievale ed il Castello di S.Marco, di tipica pianta rettangolare.
Gaggi, antico casale, trae il suo nome dall’arabo Karigi che tradotto significa canale d’acqua. Il centro si sviluppa in prossimità della bassa Valle del Fiume Alcantara, in prossimità del Monte La Guardia.
Più avanti, Graniti, centro di origine araba ubicato sulla sponda destra del torrente Petrolo. Conosciuto per la Pineta, è da sempre famoso per la ricca produzione di ciliegie.
Il nostro itinerario prosegue verso Motta Camastra che ospita, lungo la strada statale che permette di raggiungere i diversi Paesi del Parco, le famose “Gole dell’Alcantara”, sito conosciuto nel mondo intero per la spettacolarità dei prismi basaltici. L’interferenza tra le lave incandescenti ed il lento raffreddamento lungo il corso dell’Alcantara, hanno reso il fiume meta di grande interesse dal punto di vista turistico, ma anche scientifico.
Più avanti, tra le Valli dell’Alcantara e del fiume Zavianni, troviamo Francavilla di Sicilia, sede amministrativa del Parco.
Da non perdere una visita al Convento dei Frati Minori Cappuccini che ospita il Museo della testimonianza francescana ed un herbarium costituito da piante officinali tipiche dell’ecosistema del territorio. Nelle vicinanze del Convento si svolse nel 1719 una cruenta battaglia tra gli Spagnoli e gli Austriaci, documentata da stampe ed una minuziosa descrizione dell’evento.Castiglione di Sicilia ospita invece la sede del Centro di ricerca, formazione e educazione ambientale sugli ecosistemi fluviali. Da visitare il Castello di Lauria, la Chiesa Madre e la chiesa di S.Domenica (denominata Cuba) raro e pregevole esempio di costruzione bizantina a cupola.
Mojo Alcantara si sviluppa presso una piana alluvionale, in prossimità del Monte Moio, uno dei crateri minori collegati all’Etna. Proprio al cono piroclastico del Monte Mojo fu originariamente attribuito l’evento eruttivo da cui scaturirono le lave che interessano il letto del fiume Alcantara.
Studi recenti ne hanno però negato l’ipotesi, attribuendo in realtà al Monte Dolce, l’origine della colata lavica.
Il vulcanello ed il Crocifisso di Fra Umile
Malvagna offre la possibilità d’ammirare i resti del seicentesco convento dei Frati Minori e la Chiesetta bizantina a cella tricora risalente al VI-VII secolo denominata “Cuba”.
L’antica Auricella, oggi Roccella Valdemone è collocata ai piedi della punta di Castelluzzo. Di strategica importanza sin dal periodo Normanno, offre la possibilità di visitare la Chiesa Madre, la Chiesa intitolata all’Udienza ed i ruderi del Castello feudale.
Il viaggio all’interno della Valle si conclude a Randazzo, cittadina sede di tre Parchi (Alcantara, Etna e Nebrodi) sede dell’omonimo Centro Visite, dalla ricca testimonianza storico-architettonica.
Mojo Alcantara si sviluppa presso una piana alluvionale, in prossimità del Monte Moio, uno dei crateri minori collegati all’Etna. Proprio al cono piroclastico del Monte Mojo fu originariamente attribuito l’evento eruttivo da cui scaturirono le lave che interessano il letto del fiume Alcantara.
Studi recenti ne hanno però negato l’ipotesi, attribuendo in realtà al Monte Dolce, l’origine della colata lavica.
Malvagna offre la possibilità d’ammirare i resti del seicentesco convento dei Frati Minori e la Chiesetta bizantina a cella tricora risalente al VI-VII secolo denominata “Cuba”.
L’antica Auricella, oggi Roccella Valdemone è collocata ai piedi della punta di Castelluzzo. Di strategica importanza sin dal periodo Normanno, offre la possibilità di visitare la Chiesa Madre, la Chiesa intitolata all’Udienza ed i ruderi del Castello feudale.
Il viaggio all’interno della Valle si conclude a Randazzo, cittadina sede di tre Parchi (Alcantara, Etna e Nebrodi) sede dell’omonimo Centro Visite, dalla ricca testimonianza storico-architettonica.